I comuni del torinese donano oltre 120mila euro per il nuovo nido
C’è un filo, solidissimo, che unisce Sant’Agostino e i comuni della zona Ovest di Torino: è quello della solidarietà.
Una delegazione di rappresentanti degli undici municipi della cintura occidentale del capoluogo piemontese, un’area di circa 140mila abitanti, dalla periferia della città sino alla Val Susa, ha visitato i territori colpiti dal sisma del 2012, portato con sé i risultati del grandissimo impegno messo in campo sin dalle prime ore successive alla tragedia.
“Ammonta attualmente a più di 120mila euro la somma raccolta – spiega Ezio Bertolotto, responsabile dell’associazione dei comuni – e l’iniziativa non è ancora conclusa, c’è ancora tempo sino a Natale. Siamo qui a testimoniare la nostra vicinanza con uno dei comuni maggiormente colpiti. Tutto ciò è stato possibile grazie alla generosità espressa da innumerevoli soggetti, dagli scout, alle pro loco, ai singoli consiglieri che hanno donato i loro gettoni, segno che la solidarietà avvicina gli italiani, come vediamo anche con le nuove emergenze di questi giorni”.
Nella sala conferenza di Sant’Agostino Soccorso, dove hanno trovato posto gli oltre cento ospiti, svettano i gonfaloni delle delegazioni ufficiali dei comuni, ma anche quelli degli alpini e di altre associazioni. Il Sindaco di Sant’Agostino Fabrizio Toselli, oltre a ringraziare i suoi ospiti, ha illustrato il progetto del nuovo asilo nido che verrà realizzato grazie ai contributi raccolti.
Franco Dessì, primo cittadino di Rivoli parla di filo diretto che è andato oltre le singole municipalità “Le amministrazioni si sono attivate in prima persona, ma è soprattutto attraverso l’instancabile attivismo di associazioni e singoli cittadini che abbiamo potuto raccogliere una somma importante. All’interno delle scuole è nata l’iniziativa ‘un mattone per Sant’Agostino’, sono stati venduti dei mattoncini per bambini con lo scopo di vederli trasformati in contributi per le nuove strutture per l’infanzia. È una cosa estremamente positiva quella di stabilire, dopo l’emergenza, un contatto diretto per verificare che i fondi raccolti si traducano in progetti concreti, come in questo, con la posa della prima pietra fissata nei primi mesi del prossimo anno”.
Oltre alla solidarietà spazio anche all’integrazione sociale: dopo la presentazione del progetto, è andata in scena l’esibizione dell’associazione piemontese Progetto Davide che promuove, oltre alla musica, l’inserimento lavorativo dei ragazzi in difficoltà.